Un tuffo con le Guide alpine: la magia del canyoning
Comunicato stampa n. 07 del 21/08/2017
Nel pieno dell’estate ogni weekend è buono per scappare dall’afa cittadina e rifugiarsi in montagna, ma non solo per scalare o camminare. I torrenti alpini sono infatti il luogo ideale per praticare il canyoning: tuffi o calate in fresche pozze d’acqua cristallina, toboga, discese in strette gole di roccia scavate dal fiume. Le Guide alpine specializzate in canyoning offrono spettacolari gite della durata di un giorno, a costi contenuti e con difficoltà variabili: adatte ai neofiti come ai più esperti.
Il Canyoning o torrentisimo consiste nella discesa di torrenti e di strette gole scavate da corsi d'acqua. L’attività si svolge in autentici paradisi naturali, luoghi spesso nascosti alla vista dal sentiero o dalla strada, e consente di scoprire e vivere la montagna in un modo diverso dalla tradizionale escursione. Sull’Arco alpino esistono numerose valli che offrono magnifici canyon: dalla Valsesia alla Val Bodengo, dal meraviglioso comprensorio del Lago di Garda con 20 torrenti molto vicini tra loro, alle Dolomiti bellunesi e ancora più in la fino alla Slovenia, solo per citare alcune località.
Naturalmente trattandosi di un’attività outdoor non può essere esente da rischi, e richiede anzi un’ottima conoscenza dell’ambiente montano in cui ci si muove, delle tecniche e dell’attrezzatura alpinistica: corde, imbraghi, discensori, ecc. In Italia l’unico professionista abilitato ad accompagnare e ad insegnare la pratica del canyoning è la Guida Alpina specializzata in questa disciplina.
Le Guide organizzano escursioni di gruppo, cosicché il costo a persona risulta davvero alla portata di tutte le tasche. In base al grado di esperienza dei partecipanti si affrontano quindi percorsi più o meno lunghi e complessi, tanto che l’attività si presta a giovani sportivi come a bambini o pensionati.
Il Vaio dell'Orsa, Brentino Belluno (VR), foto di Marco Heltai