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Abusivismo, condannata una Guida ambientale per accompagnamento sulla neve

Il Tribunale di Belluno ha condannato una Guida ambientale escursionistica per esercizio abusivo di professione di Guida alpina. La Guida ambientale, infatti, nel febbraio 2015 aveva accompagnato un gruppo di clienti in un’escursione con le ciaspole e quindi sulla neve, per legge terreno riservato in via professionale alle Guide alpine.

Le udienze si sono tenute a partire da febbraio 2017 fino a maggio scorso, poi il 21 giugno è arrivata la sentenza del Tribunale di Belluno, a sfavore della Guida ambientale escursionistica, condannata per esercizio abusivo di professione di Guida alpina. Tra quaranta giorni verranno infine rese note le motivazioni della sentenza.

L’accompagnamento su terreno montano è esclusiva prerogativa delle Guide Alpine e delle figure formate all’interno del Collegio, con formazione quindi e competenze garantite dagli standard internazionali. La riserva di legge ha come scopo la sicurezza pubblica nell’ambito di attività in cui esistono ineliminabili pericoli oggettivi.

Tali pericoli sono infatti connaturati nell’ambiente montano o impervio e sussistono anche in escursioni di per sé non complesse, come possono essere quelle con le ciaspole, che si svolgono sulla neve. Per questo è richiesta una formazione professionale adeguata e garantita da standard qualitativi internazionali. Formazione che il Collegio Nazionale Guide Alpine Italiane per legge provvede a fornire ai propri iscritti.

 

Foto: Una ciaspolata (Foto Magda Zani, Collegio Regionale Guide Alpine Lombardia)



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