Introduzione - La progressione a “corda corta”
Anticamente, l'andare in conserva veniva detto di un gruppo di navi che, per motivi di sicurezza, viaggiavano insieme alla stessa velocità. Nella pratica dell'alpinismo, quando il terreno diventa più facile e articolato, la progressione per tiri di corda si rivela complicata e pericolosa.
Perché corda corta:
- traversi facili ma difficilmente proteggibili;
- eccessivi attriti della corda;
- possibilità di muovere sassi;
- scarsa evidenza dell'itinerario;
- difficoltà di comunicazione;
- necessità di una progressione costante (in cresta e su pendii di neve-ghiaccio);
- necessità di velocizzare la progressione.
In realtà, tra la progressione per tiri di corda e la progressione contemporanea di guida e cliente, esistono diverse tecniche intermedie che rappresentano un adattamento fluttuante alle caratteristiche del terreno, del cliente e della guida.