“Quattro generazioni di Guide alpine”, una mostra a Milano
“Quattro generazioni di guide alpine in Valmalenco: la famiglia Lenatti” è questo il titolo della mostra esposta dal 5 maggio al 10 giugno al Palazzo delle Stelline, nel centralissimo corso Magenta a Milano. Una sessantina di fotografie ripercorrono circa un secolo di storia: quella della dinastia Lenatti, ma anche l’evoluzione della professione delle Guide, dagli inizi del Novecento ad oggi.
La mostra era stata esposta per la prima volta lo scorso anno presso la Truna di Chiareggio, in Valmalenco (Sondrio). Quest’anno dalle Alpi si è spostata nella metropoli, dove è stata allestita in una delle location più esclusive del capoluogo meneghino, il Palazzo delle Stelline.
L’idea alla base della raccolta fotografica è quella di valorizzare un caso davvero raro anche a livello nazionale: l'esistenza di una dinastia di Guide alpine che può vantare ben quattro generazioni. Sono i Lenatti: il capostipite Silvio Lenatti (1858 - 1915), il figlio Livio (1902 - 1987), Enrico (1930 - 1998), figlio di Livio, guida dal 1957, e infine Livio nato nel 1956, guida dal 1975, attualmente direttore degli impianti di risalita del Palù.
Gli scatti fotografici, di medio e piccolo formato riprodotti su lamine in alluminio, ripercorrono non solo la storia dei Lenatti, ma in generale quella delle Guide alpine della Valmalenco, celebre vallata delle Alpi Centrali lombarde. Sono esposti infatti, anche ritratti dei Folatti, dei Mitta, dei Masa, dei Dell'Avo, degli Ioli, degli Schenatti e dei Pedrotti.
Le immagini provengono da numerose piccole collezioni private unite all'eccezionale corpus archivistico della famiglia Lenatti, gentilmente concesse dalla signora Laura Lenatti Cabello che per prima ha gettato le basi del programma espositivo di quest'anno. Un'interessante sezione è costituita poi da alcuni scatti degli anni '80 e '90 di Jacopo Merizzi.
“Per l'acuta e a tratti irriverente penna dello scrittore torinese Andrea Gobetti – si legge nel comunicato di presentazione della mostra -, nipote del Piero paladino del liberalismo italiano, il prezioso tabloid a tiratura limitata collegato alla mostra, sarà possibile cavalcare l'epopea delle guide malenche attraverso un testo davvero informato, frutto di un'attenta ricognizione sul territorio della Valmalenco e della raccolta paziente di testimonianze, racconti, voci, registrate nei mesi precedenti l'inaugurazione pubblica della mostra”.
La mostra gode del patrocinio del CAI – sez. Valtellinese di Sondrio – che ha gentilmente concesso la riproduzione di 14 fotografie dell'Archivio Alfredo Corti ritraenti le azioni delle più importanti guide degli anni '30 e '40, del CAI Valmalenco e della Fondazione Bombardieri.