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Solidal…monte, un fondo per i figli delle Guide alpine valdostane

La solidarietà tra le genti della montagna è uno dei capisaldi della Cultura alpina, che ha sviluppato modalità relazionali di reciproco aiuto per permettere all’uomo di vivere e svilupparsi negli ambienti geograficamente più impegnativi.

Con la nascita e la diffusione dell’alpinismo, la necessità di portare soccorso a persone in difficoltà o infortunate ha dato vita alle prime forme di soccorso volontarie organizzate, che oggi hanno raggiunto elevatissimi livelli di professionalità. La diffusione dell’alpinismo ha poi generato l’esigenza della figura della Guida alpina, utilizzata già dai pionieri dell’alpinismo per ridurre i rischi ai quali andavano incontro nella ricerca delle vie di salita sulle cime delle Alpi.

La figura della Guida alpina, poi diventata autentica professione, comporta la gestione del rischio, che nelle attività alpinistica e scialpinistica e nelle loro specializzazioni, è possibile ridurre notevolmente ma non annullare. Fattori oggettivi e soggettivi possono intervenire a modulare il rischio, che deve essere condotto entro limiti socialmente accettabili.

Tuttavia in montagna la possibilità di eventi anche letali non è e non sarà mai completamente debellata, come hanno messo in evidenza episodi anche recenti.

Alla luce di queste considerazioni l’Unione Valdostana Guide di Alta Montagna ha promosso con entusiasmo la costituzione presso la Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta del fondo Solidal…monte, destinato primariamente ai figli minori delle Guide alpine e degli Aspiranti Guide alpine deceduti in servizio in montagna.

L’iniziativa era stata avviata dalla trascorsa presidenza dell’Unione Valdostana Guide di Alta Montagna ed è stata presentata all’Assemblea Generale delle Guide Alpine della Valle d’Aosta. Successivamente l’iniziativa è stata approvata dalla Giunta Esecutiva dell’U.V.G.A.M.

 

Foto e fonte Unione Valdostana Guide di Alta Montagna



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