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Soccorso a pagamento: varata ufficialmente la legge lombarda.

MILANO — E’ stata varata nelle scorse ore dal Consiglio regionale della Lombardia la legge che introduce il pagamento del soccorso alpino nei casi di non necessità, imprudenza o negligenza da parte della persona soccorsa. Ed è stato definito un “codice di comportamento” da seguire: il cittadino dovrà contribuire alle spese di soccorso nei casi in cui non vi siano ricoveri o accertamenti sanitari, e sarà tenuto ad una “partecipazione aggravata” in caso di comportamento imprudente.

La norma contenuta nel progetto di legge “Disposizioni in materia di soccorso alpino e speleologico in zone impervie” era già stata approvata dalla Commissione Sanità della regione, ed era in attesa del varo ufficiale da parte del Consiglio e dei dettagli che avrebbero definito in casi in cui il pagamento sarebbe stato obbligatorio.

Il Consiglio ha stabilito che la valutazione dei casi sarà a carico della sala operativa regionale di AREU 118 in coordinamento con l’èquipe di soccorso sanitario. L’Areu è l’ente che in Lombardia coordina i soccorsi avvalendosi del Soccorso Alpino (Cnsas).

Il tariffario verrà definito dalla Giunta Regionale “entro 120 giorni dall’entrata in vigore della legge, sentita AREU e la Commissione consiliare Sanità. In ogni caso il richiedente non potrà pagare più del 50% del costo effettivo del servizio mentre per i residenti in Lombardia è prevista una riduzione del 30% sul costo a carico”.

La legge è stata approvata dal Consiglio con 38 sì e 28 no. A favore hanno votato Forza Italia, Ncd, Lega Nord, Lista Maroni, Fratelli d’Italia e una consigliera del Gruppo misto. Contrari Pd, Patto Civico e M5S.

fonte:montagna.tv

 



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