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Intervista alla Guida alpina Simone Moro

Riportiamo l'intervista di montagna.tv a Simone Moro, Guida alpina del Collegio regionale della Lombardia.

 

BERGAMO — “Pagherò un prezzo salato, nel mondo alpinistico, per questo ruolo nel reality di Rai2. Ma ho preferito assumermi la responsabilità di portare un messaggio autentico sulla montagna alle persone che avrebbero visto il programma. L’ho fatto, mi sono divertito e sono convinto che la montagna e le Guide Alpine ne escano bene”. Questo il commento a caldo di Simone Moro, alpinista e conduttore di “Monte Bianco” insieme a Caterina Balivo, dopo la prima puntata dello show di Rai2, prodotto da Magnolia, che è stato visto da quasi 1 milione e 600mila spettatori.

Simone, impressioni su questa nuova esperienza in tv?
E’ un’esperienza nuova, che ho accettato non per notorietà, perchè comunque so che nel mio settore pagherò un prezzo salato per questa cosa, nè per denaro, perchè guadagno di più con due conferenze. Ho preferito assumermi la responsabilità di portare il messaggio della montagna alle persone che avrebbero visto il programma, e renderlo più autentico possibile.

Perchè parli di “prezzo salato”?
So che i fondamentalisti della montagna, quelli “duri e puri”, saranno spietati con il reality e con la mia scelta. Ma va bene così. A mio modo di vedere è una scommessa che valeva la pena raccogliere.

Che messaggio è passato secondo te?
Da lunedì 1 milione e 600mila persone sanno cosa è il boulder, cos’è una cresta e una calata assistita. Bisogna rendersi conto che in prima serata sulla tv nazionale non andrà mai un documentario sulla transumanza o sulle cime inviolate del Karakorum. Invece grazie al gioco, al reality, la gente ha l’occasione di vedere e conoscere qualcosa in più sull’alpinismo. Ho accettato il compromesso e quello che ho fatto è stato spingere dal punto di vista editoriale per cercare di dare spazio alle cose importanti e da sapere sull’alpinismo. Devo dire che, a mio avviso, la cosa è riuscita: la montagna non ne esce ridicolizzata, anzi.

Come vedi il ruolo delle guide?
Le guide ne escono bene. Hanno un ruolo importante. E i vip sono ciò che esattamente possono trovare in un corso: l’atleta, la modella, la rompiscatole. Non ci vedo nulla di blasfemo. E’ stato molto autentica la discussione fra Arisa e la sua guida Matteo Calcamuggi durante l’ultima scalata: dimostra come la guida alpina deve saper gestire ogni tipo di situazione, anche psicologica, in un contesto anche pericoloso.

Qualcuno ha elencato infinite serie di errori visti in tv.
Se guardi questo programma con gli occhi dell’alpinista sbagli. Non va guardato con occhi tecnici ma dal punto di vista generale. Il mio contributo, le frasi che dico durante il programma, sono mirate proprio ad epurare il fatto che in montagna non si va a fare la gara con la campanella come qui. Che questo è un gioco, la montagna è bella, ma bisogna affrontarla conoscendola.

E’ la prima volta che la montagna ha un ruolo così importante nel palinsesto Rai…
Convincere la Rai che l’alpinismo non è roba da sfigati o da pochi eletti non è cosa da poco. E’ un grande risultato per la montagna e credo che tutti, in questo settore, ne beneficeranno. E’ un messaggio universale: proviamo a far capire che l’alpinismo esiste e la montagna è importante. Agli altri – le guide, gli specialisti, i giornalisti, gli alpinisti, gli ambientalisti – starà far capire ancora meglio questo ambiente e dare messaggi più specifici.
Dopo questa esperienza qualcuno potrà essere stimolato a fare un programma a tema o a dare spazio alla montagna in altro modo, e lo testimoniano le telefonate che sto ricevendo. Questo era un passaggio dovuto per pretendere interesse verso la montagna.

In conclusione, sei contento di questa scelta?
Sì. L’ho fatto, mi sono divertito, e secondo me è importante anche il messaggio che i concorrenti non vincono nulla, se non la possibilità di scalare il Monte Bianco. Hanno avuto lo share della prima puntata di “Pechino Express”: è quasi incredibile, per una trasmissione sulla montagna. E’ la prima volta che la montagna arriva a tanto. Ripeto: è un programma da guardare in modo lungimirante e meno ossessivo. Spero che i commenti di queste ore invoglino a guardare le prossime puntate, dove ci sarà ancora più alpinismo. E a scoprire la montagna.

 

foto: Simone Moro con Caterina Balivo durante una puntata di Monte Bianco, Rai2



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