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INTERNATIONAL SNOW SCIENCE WORKSHOP 2014

Canada – Dal 28 settembre al 3 di ottobre il sottoscritto e Daniele Fiorelli abbiamo partecipato  alla conferenza sulle scienze della neve tenutasi a Banf in British Columbia, Canada. Si sono incontrati  più di mille delegati, tra conferenzieri, espositori e sponsor,  per scambiare idee sulla neve e sulle valanghe con una formula che ha messo a confronto in un unico contesto la componente scientifica e teorica all’esperienza  pratica e sul terreno.

 Uno dei motivi per cui esiste questo annuale incontro di ISSW è proprio quello di facilitare lo scambio di idee e di esperienze tra  scienziati e ricercatori della neve e gli operatori che giornalmente hanno a che fare con la neve e il problema delle valanghe.

Durante l’intera settimana abbiamo avuto l’opportunità di, ascoltare le presentazioni, incontrare gli espositori direttamente sul campo, vedere le esposizioni di prodotti e di attrezzature, di partecipare ai numerosi gruppi di lavoro su tematiche specifiche e anche di socializzare con colleghi provenienti da ogni parte del mondo in occasione dei diversi social events appositamente pensati dagli organizzatori.

Durante le mattinate del workshop si sono succedute delle presentazioni riguardanti, il tema delle previsioni sulle valanghe e di come la comunità scientifica sia coinvolta in questa tematica con l’utilizzo di attrezzature e procedure sempre più sofisticate e complesse, il tema del Risk Management nelle più grandi ed evolute stazioni sciistiche del nord America.

Si è discusso molto anche in tema di sicurezza dei lavoratori esposti al pericolo neve, in tema di fattori umani e di comportamenti  in relazione alla possibilità e al pericolo di innescare delle valanghe, senza tralasciare le ultime novità in fatto di attrezzature e di tecnologia per il soccorso in valanga.

A queste presentazioni  sono seguite alcune tavole rotonde dove si sono svolte discussioni su diversi argomenti come la necessità di doversi dotare di attrezzatura di autosoccorso non solo nella pratica dello sci ma anche nelle altre attività alpinistiche invernali e non (cascate di ghiaccio, alpinismo, escursionismo con le ciaspole), o sul contributo che la scienza ha dato nella prevenzione del pericolo valanghe e nella diminuzione dei fattori di rischio, o sulla direzione in cui si sta andando in campo di informazione e formazione, certificazioni , qualifiche e buone prassi.

Abbiamo avuto la preziosa opportunità di conoscere diversi operatori nel campo della neve provenienti da ogni parte del mondo compresa l’Italia che era presente con alcuni rappresentanti dell’AINEVA e con il gruppo coordinato dal Dott Fabiano Monti che ha presentato un poster  dal titolo “Approccio a tutto campo sul Risk management delle valanghe e della sicurezza negli sport della neve” dove ha illustrato la sua interessante esperienza con il comprensorio sciistico di Livigno.

Nell’unico giorno di pausa previsto dall’organizzazione con Daniele, su consiglio della guida alpina di Canmore, Marc Piche,  vecchia conoscenza dei meeting internazionali dell’UIAGM, siamo andati a scalare sulle levigate pareti di calcare del Mount Yamnuska.  Arrampicata molto interessante e di soddisfazione  in un vero  ambiente wild  delle Rocky Mountains.

Ritengo questa esperienza molto significativa e positiva in quanto ci ha dato l’opportunità di stabilire un contatto con la comunità internazionale che si occupa della neve e delle valanghe, argomento strettamente legato alla pratica professionale delle guide alpine. Sono fermamente convinto che anche in futuro sia necessario rimanere collegati con questa realtà dove potremmo avere inoltre le chances di intervenire e di contribuire con la nostra esperienza legata alla formazione professionale.

Andrea Sarchi   

foto valanga di: G.A. Michele Cucchi



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